Seggiolini anti abbandono: “i 30 euro solo per pochi”. Rischio multe salate.
Asaps: fondo limitato, il 70% delle famiglie resta escluso. Una corsa anche per i produttori. Legge in vigore dal 7 novembre. Manca ancora la circolare della Stradale. Si rischiano sanzioni da 81 a 326 euro (e 5 punti della patente).
Il MIT si è espresso: la legge per i seggiolini e dispositivi anti abbandono entra in vigore il 7 novembre, dopo mesi di ritardo (ne avevamo già parlato qui, ndr). Ma all’orizzonte si intravedono già altri problemi.
“Se la matematica non è un’opinione, il contributo per l’acquisto previsto dal decreto fiscale, riguarderà appena il 30% delle famiglie” dichiara Giordano Biserni dell’Asaps. “Lodevole la copertura di 15 milioni di euro ottenuta dal ministro De Micheli, ma con i fondi 2019 si potranno soddisfare 503.000 famiglie, con quello del 2020, di 1 milione, solo 33.300. Invece dai nostri conti i bambini interessati sono molti di più, 460 mila per ciascuno dei 4 anni. Chiaro che così si copre solo una modesta parte delle esigenze. Il 70% dei genitori sarà escluso da questi aiuti“. Il messaggio è: fate alla svelta, chi tardi arriva, male alloggia. Per la cronaca: il dispositivo ha un prezzo che oscilla fra i 31 euro e i 79.
Multe: come funziona.
“Si rimane in attesa della circolare della polizia Stradale”, rammenta Biserni.
Ma dal 7 novembre scatteranno le multe? “Non lo sappiamo, si attendono indicazioni dalla Stradale”, alza le braccia.
“Dal momento dell’entrata in vigore scatteranno le violazioni indicate all’articolo 172 del Codice della Strada, con sanzione amministrativa da 81 euro a 326 euro (pagamento entro 5 gg. euro 56,70) e la decurtazione di 5 punti dalla patente”, ha ricordato qualche giorno fa Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona e dirigente Anci.
Silvia Bollani di Altroconsumo sostiene che “I produttori non sono pronti, i negozi non potranno rispondere a una richiesta massiccia, non hanno abbastanza pezzi”. E poi aggiunge: “Se anche le famiglie decidessero di lanciarsi nell’acquisto, solo un tot di fortunati avrebbe il prodotto”.
Ma se le direttive sono appena uscite, le aziende come hanno potuto adeguarsi? In altre parole, siamo sicuri di comprare prodotti anti abbandono a norma? “In sostanza sì – è ottimista Bollani -. La direttiva nuova è stata molto annacquata rispetto al passato, alla fine è valido un po’ tutto, smartphone o no, sms o no. Vero, qualche dubbio resta”. Infine, una riflessione sui tempi. “C’è ancora confusione, mi auguro si prendano almeno l’inverno – è la richiesta di Altroconsumo –. Anche perché con queste temperature l’emergenza non c’è. Alla fine tutto l’iter è stato assurdo. Voto? Due meno meno. Per l’impegno”.
da ASAPS.IT (Rita Bartolomei)
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