Perché il Natale si festeggia il 25 dicembre? Cosa significa “presepe” e a quando risale la tradizione di allestirlo? Quando è nato Gesù? Chi è Babbo Natale? Quando è stato addobbato il primo albero di Natale? In questo articolo cercheremo di soddisfare la vostra curiosità!
Con il Natale tutti i cristiani celebrano la nascita del Figlio di Dio, Gesù Cristo. L’Incarnazione di Dio in Gesù segna l’inizio degli “ultimi tempi”, cioè la redenzione dell’umanità da parte di Dio.
Perché la Chiesa Cattolica festeggia il Natale il 25 Dicembre?
Un antico documento, il Cronografo dell’anno 354, attesta l’esistenza a Roma di questa festa. Corrispondeva, infatti, alla celebrazione pagana del solstizio d’inverno, cioè la nascita del nuovo sole che, dopo la notte più lunga dell’anno, riprendeva nuovo vigore. Celebrando la nascita di colui che è il Sole vero, la luce del mondo, si è voluto dare un significato del tutto nuovo a una tradizione pagana molto sentita dal popolo. Coincideva con le ferie di Saturno, durante le quali gli schiavi ricevevano doni dai loro padroni ed erano invitati a sedere alla stessa mensa, come liberi cittadini. Le strenne natalizie richiamano, però, i doni dei pastori e dei re magi a Gesù Bambino.
Qual è l’origine del termine “Natale”?
“Natale” deriva dal latino cristiano Natāle, per ellissi di diem natālem Christi (“giorno di nascita di Cristo”) a sua volta dal latino natālis derivato da nātus (“nato”), participio perfetto del verbo nāsci (“nascere”).
La Chiesa d’Oriente quando festeggia il Natale?
In Oriente la nascita di Cristo veniva festeggiata il 6 gennaio, col nome di Epifania, che significa “manifestazione”. In seguito, anche la Chiesa orientale accolse la data del 25 dicembre, mentre in Occidente veniva introdotta la festa dell’Epifania, ultima festa del ciclo natalizio, per commemorare la rivelazione della divinità di Cristo al mondo pagano.
Quali sono le altre date in cui si festeggia il Natale?
Il 25 dicembre per cattolici, protestanti e ortodossi che seguono il calendario gregoriano; il 6 gennaio per le chiese ortodosse orientali; il 7 gennaio per gli ortodossi che seguono il calendario giuliano e il 19 gennaio per la Chiesa Armena Apostolica di Gerusalemme che segue il calendario giuliano.
Quando è nato Gesù Cristo?
Le uniche fonti testuali che riferiscono della nascita di Gesù sono i Vangeli di Matteo e Luca, che però non forniscono indicazioni cronologiche precise. Assumendo la validità delle informazioni storiche da essi fornite è possibile dedurre un probabile intervallo di tempo nel quale collocare l’evento.
Il Vangelo di Matteo riferisce che Gesù nacque “nei giorni del re Erode”, che regnò presumibilmente tra il 37 a.C. e il 4 a.C. Non si può tuttavia escludere che nel 4 a.C. egli abbia semplicemente associato al regno i suoi figli. Matteo riporta l’intenzione di Erode di uccidere i bambini di Betlemme sotto i due anni (la cosiddetta “strage degli innocenti”). Questo suggerisce che Gesù fosse nato uno o due anni prima dell’incontro di Erode coi magi.
Qual è il significato della parola “presepe”?
Il termine deriva dal latino praesaepe, cioè mangiatoia o recinto dove venivano custoditi ovini e caprini.

Quando nasce la tradizione di allestire il presepe?
Questa usanza, all’inizio prevalentemente italiana, ebbe origine all’epoca di San Francesco d’Assisi che nel 1223 realizzò a Greccio la prima rappresentazione della Natività, dopo aver ottenuto l’autorizzazione da papa Onorio III. Francesco era tornato da poco (nel 1220) dalla Palestina e, colpito dalla visita a Betlemme, intendeva rievocare la scena della Natività in un luogo, Greccio, che trovava tanto simile alla città palestinese.
Nella rappresentazione preparata da San Francesco, al contrario di quelle successive, non erano presenti la Vergine Maria, San Giuseppe e Gesù Bambino. Nella grotta c’erano una mangiatoia sulla quale era stata deposta della paglia e i due animali ricordati dalla tradizione.
Bonaventura da Bagnoregio nella Leggenda maggiore ci racconta quanto accaduto: «L’uomo di Dio [Francesco] stava davanti alla mangiatoia, pieno di pietà, bagnato di lacrime, traboccante di gioia. Il rito solenne della messa viene celebrato sopra alla mangiatoia e Francesco canta il Santo Vangelo. Poi predica al popolo che lo circonda e parla della nascita del re povero che egli […] chiama “il bimbo di Betlemme”. Un cavaliere virtuoso e sincero, che aveva lasciato la milizia e si era legato di grande familiarità all’uomo di Dio, messer Giovanni di Greccio, affermò di avere veduto, dentro la mangiatoia, un bellissimo bimbo addormentato che il beato Francesco, stringendolo con ambedue le braccia, sembrava destare dal sonno» (Bonaventura, Legenda maior, XX).
Chi ha addobbato il primo albero di Natale?
Secondo la leggenda fu San Bonifacio (ca. 673-754) che, per convertire i popoli germanici, abbatté una quercia sacra ai pagani e regalò un piccolo abete che addobbò appoggiando sui rami delle candele accese che simboleggiavano la discesa dello Spirito Santo sulla terra con la venuta del “bambino Gesù”.
Perché si mettono i doni sotto l’albero di Natale?
Questa usanza arriva dal Nord Europa. A portarli però non è soltanto Babbo Natale, ma anche san Nicola di Bari, santa Lucia (il 13 dicembre) e san Martino (l’11 novembre).
Chi ha inventato Babbo Natale?
Santa Claus (o Babbo Natale) esce dalla penna di Clement Clarke Moore nel 1823 che scrive la poesiola “Era la notte prima di Natale” per divertire i propri figli la notte del 24 dicembre.
Santa Claus somiglia a un folletto della mitologia vichinga e viaggia su una slitta tirata da renne.
Nel 1875 l’illustratrice svedese Jenny Nyström realizza una serie di cartoline augurali con le prime immagini di Babbo Natale: i suoi vestiti, però, sono di colore verde.
A modificarne i colori è stato l’illustratore americano Haddon Sundblom che, nel 1930, codificò l’abito biancorosso di Babbo Natale. Lo fece per la Coca-Cola, che usò Babbo Natale come testimonial fisso della sua bibita.

Dove appare la prima stella cometa?
Il primo artista a dipingere la stella cometa è stato Giotto nella Cappella degli Scrovegni. Da allora, la stella cometa che guida i re Magi verso Gesù diventa quasi un dogma anche se i testi antichi che raccontano la storia dei Magi parlano solo di un “astro anomalo”.

A quando risale la tradizione del bue e l’asinello?
La tradizione del bue e dell’asinello inseriti nella scena della natività risale ai vangeli apocrifi. Il primo a parlarne fu un testo, forse risalente al IV secolo, a cui un falsario aggiunse la firma di san Matteo.
Quali sono le canzoni di Natale più famose?
La canzone tradizionale di Natale più famosa, Stille nacht, tradotta in 65 lingue (in italiano Astro del ciel) arriva dall’Austria. A inventarla, nel 1818, è stato Joseph Mohr, curato del paesino di Oberndorf, che la notte della vigilia si accorse con sgomento che l’organo della chiesa era fuori uso. Per non deludere i parrocchiani buttò giù qualche verso sulla calma che regna sovrana mentre scende la Santa Notte. L’organista ci compose sopra la melodia per il coro: quella canzone piacque a tal punto che da allora Stille nacht è entrata nel repertorio.
Ma non dimentichiamo anche White Christmas, scritta da Irving Berlin nel 1940 e cantata da Bing Crosby per la prima volta il giorno di Natale del 1941 durante un programma radiofonico della NBC. Bing Crosby la registrò nel 1942 e la canzone fu premiata con l’Oscar alla migliore canzone nel 1943. Da allora, moltissimi artisti l’hanno incisa, ma il disco di Crosby è stato il più venduto della storia per 50 anni, con circa 50 milioni di copie.
Da Famiglia Cristiana e Focus
E voi come festeggerete il Natale? Racconterete le sue origini e tradizioni ai più piccoli?
UniversoBimbi vi augura Tanti Auguri di Buon Natale!!!
