Nel periodo che precede il Natale è quasi inevitabile parlare della porta degli elfi (una variante della porta delle fate). Ma di cosa si tratta?
È una porticina che mette in comunicazione la nostra casa con il regno degli elfi di Babbo Natale. Gli elfi la utilizzano per controllare che i bambini si comportino bene, in modo tale che Babbo Natale possa portar loro il giusto regalo per le feste.
Ovviamente gli elfi escono soltanto quando nessuno li può vedere. A volte lasciano qualche impronta davanti alla loro porta (segno del loro passaggio) o possono lasciare anche caramelle o dolcetti per i bambini più buoni.
Ma quali sono le origini della porta degli elfi?
Come già detto, le porte degli elfi sono una variante delle porte delle fate. Queste ultime sono apparse per la prima volta negli Stati Uniti, nel 1993, nella cittadina di Ann Arbor: è stato Jonathan e Kathleen Wright ad inventarle per le figlie. Il suo obiettivo era regalare alle bambine un’occasione in più per sognare ogni volta che sarebbero passate accanto ad una di queste porte, collocate sul battiscopa.
Da allora il successo delle porte delle fate è aumentato così tanto da diffondersi in tutto il mondo.
Le porte delle fate ci mettono, quindi, in comunicazione con un mondo fatto di fantasia e immaginazione. Grazie a queste i bambini possono dar spazio alla loro fantasia lasciando, se vogliono, anche dei piccoli regali per le fate.
Hanno anche un’importanza educativa: vengono infatti considerate come una sorta di porto sicuro, un luogo dove i bambini si possono rifugiare quando c’è qualcosa che non va o hanno qualche problema, per poter ritrovare la tranquillità. Un modo magico per permettere ai bambini come imparare a gestire le loro emozioni.

Tutorial
La porta degli elfi può essere realizzata con il materiale che più si preferisce: legno, compensato, cartoncino, polistirolo, creta, pongo o qualsiasi altro materiale vi venga in mente!
Su internet si possono trovare molti video tutorial. Eccone un esempio: