“È tardi, devo scappare!”
“Sono stanco ma ho un mucchio di cose da fare!”
“Sono in ritardo a lavoro!”
Quante volte vi è capitato di esclamare queste frasi? Ogni giorno non facciamo altro che correre per poter arrivare (o almeno cercare di farlo!) puntuali ai nostri appuntamenti e, in tutto questo tran tran, può capitare di dimenticare le chiavi, la borsa… Ma un figlio? Un figlio può essere “dimenticato” in auto?
Sebbene possa sembrare “impossibile”, può capitare. È capitato. Fin troppe volte. Si parla spesso di mente dissociata, di stress… Ma, a prescindere da quali siano le cause, è bene cercare di trovare una soluzione che possa, in qualche modo e per quanto possibile, far sì che queste dimenticanze non si manifestino più evitando così il verificarsi delle tragedie che, purtroppo, fin troppo spesso, ci capita di sentire ai notiziari.
Basta tragedie in auto. Diciamo stop alla morte dei bambini “dimenticati” in macchina. Ma come?

Da tempo ormai si parla dei seggiolini anti-abbandono o di dispositivi anti-abbandono che possono essere usati sui seggiolini già esistenti. Ma adesso non si tratta più solo di parole: l’obbligo è diventato realtà. Lunedì 7 ottobre, infatti, la ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato il decreto attuativo dell’articolo 172 del Codice della Strada che prevede l’obbligo di installazione dei dispositivi salva-bebè sui seggiolini auto. L’obbligo sarà operativo non appena il decreto legge sarà pubblicato (presumibilmente nei prossimi giorni) sulla Gazzetta Ufficiale e riguarderà tutte le auto che trasportano bambini fino ai 4 anni.
Resta da capire adesso quali saranno i dispositivi considerati a norma. Sarà possibile usare i “cuscinetti” da applicare sulla seduta del seggiolino? Oppure applicare un sensore d’allarme? Quali seggiolini anti-abbandono saranno omologati?
Aspettiamo di conoscere ulteriori dettagli che, sicuramente, verranno forniti a breve da chi di competenza.