Che sia d’oro o d’argento, di metalli preziosi o meno, vediamo sempre più spesso donne in attesa che indossano il Chiama Angeli. Il bijou è formato da una lunga catenella di metallo o in cordoncino alla cui estremità pende un ciondolo a forma di pallina.
In alcuni casi, il ciondolo è anche impreziosito da stelline o quadrifogli, simboli di buon augurio e felicità.
All’interno di questa bola in metallo è inserito un mini xilofono che al contatto con la pallina emette un suono delicato e rilassante.
Ma dove nasce e a cosa serve il Chiama Angeli?
Il Chiama Angeli o bola messicana è una tendenza che risale a tempi molto antichi e arriva dal Sud America. La leggenda narra che la bola venisse regalata in quanto di buon auspicio per le future mamme.
Questo ciondolo si pensa sia una sorta di strumento musicale, in grado di richiamare l’attenzione dell’angelo custode che accudirà mamma e bambino durante la gravidanza.
Ad un livello più scientifico, il Chiama Angeli serve come calmante per il bambino. La mamma, posizionando il ciondolo a contatto con il pancione, permette al piccolo di sentire la sua presenza.
Un bambino nel grembo materno comincia a percepire i suoni a 18 settimane, quindi questo è un momento perfetto per iniziare ad indossare una collana Chiama Angeli!
Il Chiama Angeli servirà sia da rilassante sia da “orologio”. Infatti, grazie al suono emesso dal ciondolo quando la mamma è in movimento, il bambino comprenderà la differenza tra giorno e notte, così da aiutare la sua routine una volta nato.
Dopo la nascita, il suono familiare del campanellino rimane confortante e rassicurante per il bambino, ricordandogli la sicurezza del grembo materno.

Il bijou può essere usato anche durante l’allattamento. Infatti, accorciando di qualche centimetro il cordoncino, il Chiama Angeli viene usato come distrazione durante i pasti. Una sorta di sonaglio dal suono delicato e orecchiabile.
Infine, la bola messicana, potrebbe essere un ottimo gioiello da poter tramandare da madre in figlia. Molto spesso i veri angeli custodi dei figli non sono altro che le loro mamme. Quindi perché non tramandare questo simbolo come una sorta di passaggio del testimone?