Capita spesso a noi mamme di sentire il bisogno di avere le mani “libere” per poterci giostrare meglio tra i mille impegni quotidiani. Molte volte, però, ci si ritrova limitate nei movimenti perché i nostri piccoli sentono la necessità di stare a diretto contatto con il nostro corpo stando appunto in braccio.
Come possiamo allora ovviare a questa problematica?
È in questi casi che ci viene in aiuto il fantastico mondo del babywearing con i suoi tanto affascinanti quanto utili “supporti”. Rientrano a far parte di questa categoria le fasce e i marsupi. Le prime presuppongono la necessità di una buona manualità e conoscenza delle varie legature, che possono essere apprese grazie ai corsi curati dalle consulenti certificate; mentre i secondi possono magari essere più facili e rapidi da utilizzare. Ma la differenza tra questi due tipi di supporti non è solo questa. La fascia, infatti, può accompagnare la mamma e il bimbo dalla nascita fino a fine percorso, mentre il marsupio non va utilizzato prima dei 5/6 mesi (cioè quando il bambino ha ormai raggiunto una maggiore tonicità a livello muscolare) se non in casi eccezionali sempre valutati e seguiti dalle consulenti del portare che, ovviamente, possono supportare noi mamme in questo nostro cammino. A volte il marsupio va anche sostituito perché con il tempo cambiano sia le caratteristiche fisiche sia le esigenze del bambino. Inoltre, ogni diade mamma-bambino è a sé: l’ideale sarebbe poter provare e testare con mano i vari supporti prima di poter procedere all’acquisto.
La scelta del marsupio non è affatto semplice perché deve tenere in considerazione una caratteristica imprescindibile per poter definire “adeguato” il supporto: il suo essere ergonomico sia per il bimbo che deve essere portato sia per l’adulto portatore.
Il primo aspetto importante da valutare riguarda la seduta: deve essere larga e avvolgere il bimbo da incavo ad incavo del ginocchio (cavo popliteo) in maniera tale che il peso risulti equamente distribuito senza essere scaricato direttamente sull’area genitale. Le gambe devono essere disposte ad M e non risultare penzoloni. Un altro aspetto importante da attenzionare riguarda lo schienale: deve essere largo e non rigido in maniera tale da poter avvolgere la schiena del bimbo fornendogli il giusto supporto e garantendogli così la corretta posizione fisiologica. La presenza di uno schienale rigido potrebbe, invece, creare pressione sulla schiena del bambino senza sostenere la sua testa (specialmente nel caso in cui si addormenti) mentre una stoffa morbida può maggiormente adattarsi alle sue esigenze.
Assolutamente sconsigliato è il “fronte mondo” (ovvero con bimbo rivolto verso la strada) che si ottiene con una seduta stretta che lascia il bambino in balia di tutti gli stimoli esterni senza dargli la possibilità di appoggiarsi a chi lo porta (il papà, la mamma e così via) e di addormentarsi se eccessivamente stimolato.
Da evitare!
Altri fattori importanti da tenere bene in considerazione sono i seguenti:
- il marsupio non deve consentire al portatore di scegliere una posizione “bassa” perché più si abbassa il baricentro più il portatore sarà costretto ad inarcare la schiena con conseguenti fastidi o dolori a livello muscolare;
- il materiale deve essere naturale (ad esempio cotone) per poter garantire una buona termoregolazione;
- nel marsupio devono essere presenti spallacci imbottiti e regolabili con relativi ganci di sicurezza e fascione ventrale per scaricare al meglio il peso.
Oltre a tutti questi aspetti di carattere “tecnico”, non dimentichiamo che il babywearing consente alla diade mamma-bambino di vivere il loro rapporto appieno permettendo ad entrambi di proseguire il percorso naturale ed emozionale iniziato sin dai primi momenti della gravidanza.